Smart working e stress da rientro

Prima del Covid eravamo abituati a parlare di stress da rientro al lavoro in relazione alla fine delle vacanze e al ritorno in ufficio quando, dopo un periodo di pausa, la routine e le abitudini tornavano ad essere quelle della realtà di sempre. Oggi, dopo il lockdown e lo smart working, molte persone iniziano a sperimentare lo stesso malessere: alcuni infatti sono già rientrati al lavoro, mentre altri lo faranno nei prossimi mesi.

Ci sono alcuni sintomi che possono essere considerati indizi di stress da riento, ma è anche possibile prevenirlo o combatterlo.

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Sociopatico ad alto funzionamento è un termine di psicologia popolare per definire un individuo che, sebbene rientri in quello che la psichiatria definisce Disturbo Antisociale di Personalità (ASPD), non presenta le caratteristiche tipiche, come ad esempio incapacità di conformarsi alle norme sociali e giuridiche, incapacità di autocontrollo finanziario e di mantenere un’attività lavorativa con continuità.

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Tutto il personale sanitario impegnato quotidianamente nella cura dei pazienti affetti da Coronavirus è esposto a situazioni ed eventi che possono favorire lo sviluppo di disturbi psicologici. Lavorano senza sosta al limite delle loro forza, sia fisica che mentale.

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Federica Simone, infermiera di terapia intensiva

In un clima quasi surreale, dove le notizie si susseguono velocemente e talvolta in modo contraddittorio, ho voluto un contatto diretto con la realtà, o meglio, con una realtà, immersa nell’emergenza Coronavirus. Ho scelto di rivolgere qualche domanda a Federica Nicola, infermiera del reparto di rianimazione (RIA) dell’Ospedale Civile Edoardo Agnelli di Pinerolo.

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Professore

Il Professore, interpretato da Alvaro Morte, è la mente dietro al colpo del secolo narrato nella serie tv “La casa di carta”. Un personaggio intrigante, affascinante e complesso. 

La sua storia è avvolta dal mistero, si sa solo quel poco che volutamente ha fatto conoscere. Proviamo, insieme, a guardarlo più da vicino.

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Berlino (interpretato da Pedro Alonso) è uno dei personaggi più amati e allo stesso tempo odiati della serie tv spagnola La casa di carta in onda su Netflix. Assoluto protagonista del finale della terza stagione, il personaggio ha subito un’evoluzione che ci ha fatto scoprire diversi tratti nascosti della sua personalità e momenti della sua vita che non ci aspettavamo.

Ho guardato in faccia l’uomo che si nasconde dietro quella maschera. Ecco a voi la diagnosi spicciola di Berlino, il personaggio più controverso della Casa di carta.

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Quando una persona a noi cara viene a mancare, che sia a seguito di una morte improvvisa,  o di una malattia, nell’arco di qualche giorno vengono messi in atto una serie di riti che ci preparano emotivamente e psicologicamente alla separazione definitiva.
Ora, immaginiamo la morte di una persona durante l’emergenza Coronavirus.

estero

Questo è senza dubbio un periodo di forte incertezza, ansia e paura per l’Italia e il mondo intero, tra l’emergenza Coronavirus, la quarantena, il blocco degli spostamenti, l’isolamento.

C’è una categoria di italiani che, anche se attualmente sono fisicamente lontani dall’occhio del ciclone, vivono le stesse identiche emozioni.

“Nessun posto è bello come casa mia” (originale: “There is no place like home”). Questa frase, tratta dal Mago di Oz, rappresenta il pensiero di molte persone che decidono di andare a vivere all’estero allontanandosi da casa e dal loro luogo sicuro.

Chi sono gli italiani che espatriano? Da dove partono? Cosa spinge gli italiani a trasferirsi all’estero? Cosa comporta il trasferimento a livello psicologico? Come viene affrontato un momento di difficoltà quando si vive lontano dai propri affetti?

Ecco alcune percentuali legate a “Italiani all’estero: una psico-indagine”, un questionario senza alcuna pretesa, se non quella di conoscere un po’ meglio la realtà di chi decide o è costretto ad andare a vivere lontano dall’Italia.

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Walter White Breaking Bad

Diagnosi Spicciola Walter White di Breaking Bad

DRIIIIIIIIIN

Chi è?

Say my name

Mmmh scusi ha un appuntamento?

You know exactly who i am. Say my name.

Ma che ne so! Me lo dica lei!

Ok, inizia per “Heisen” e finisce con “berg”

Heisenberg?

You’re goddamn right! 

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Bran Stark occhi bianchi

Diagnosi psicologica Spicciola di Bran Stark

Arriva nel mio studio un giovane uomo in sedia a rotelle, imbacuccato fino alle orecchie di pelli e pellicce varie. Ad accompagnarlo un signore enorme, alto e grosso. Tanto grande quanto silenzioso.

Buongiorno, lei è?

HODOOOOOOOOR

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Daenerys Targaryen

“Dottoressa buongiorno ho sbroccato malissimo”

Così inizia quella che sarà l’ultima seduta con Daenerys della casa Targaryen, “Nata dalla tempesta”, la prima del suo nome, regina degli Andali, dei Rhoynar e dei Primi Uomini, signora dei Sette Regni, protettrice del Regno, principessa di Roccia del Drago, khaleesi del Grande Mare d’Erba, “la Non-bruciata”, “Madre dei Draghi”, regina di Meereen, “Distruttrice di catene” (ci tiene ad essere chiamata così ogni santa volta, che ci devo fare).

Daenerys Targaryen è impazzita? 

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È finita.

Respiriamo profondamente e vediamo di fare una Diagnosi Spicciola speciale in occasione della puntata finale di una delle serie tv più coinvolgenti degli ultimi anni.

La questione sarà un po’ lunga, mettiti comodo/a.

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Lucifer Morningstar Netflix

Sto aspettando il nuovo paziente e improvvisamente in studio inizia a fare un caldo infernale. Apro la porta per andare un secondo in bagno e…BAM! Seduto sul divano in sala d’aspetto c’è un uomo, bello, vestito elegante, che sorseggia un whisky (ma dove diavolo l’ha preso!?). Che caldo che fa! 

  • Salve dottoressa sono Lucifer Morningstar”
  • “Piacere sono la dottoressa Politano. Come è entrato? Non ho sentito suonare, ho lasciato la porta aperta?”
  • “No guardi io sono il diavolo mi posso teletrasportare”
  • “ah”

*interessante questo nuovo paziente che parla per metafore* Continua a leggere

Alan Harper

Arriva nel mio studio il paziente Alan Harper. Tempo fa avevo avuto il piacere di incontrare il fratello maggiore Charlie, che oggi, ahimè, ci ha tragicamente lasciati. 

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Si presenta nel mio studio il sig. Tyrell Wellick, un uomo elegante e affascinante, giacca e cravatta (pantaloni di vigogna, arrivo lì, bello come il sole, spacco il minuto…ma non vado a sbagliare il giorno? Scusate non ho resistito, la capiranno solo gli over 30 che ricordano la pubblicità anni 90 dell’Amaro Lucano…vabbbè); da come si è presentato al telefono sembra una persona molto potente.

Lo faccio accomodare in sala d’attesa visto il suo anticipo rispetto all’orario concordato e rientro nel mio studio.

*Sciaf Sciaf Sciaf…aaaarghhhh sciaf sciaf sciaf Sciaf Sciaf Sciaf…aaaarghhhh sciaf sciaf sciaf* Continua a leggere

Doc: “Prego si acco…” *Ma chi è? Eminem??*
Elliot: “Perché sono così deluso dalla società? Ah, non lo so. Forse è il fatto che tutti pensiamo che Steve Jobs fosse un grande uomo anche dopo aver saputo che ha fatto miliardi sulla pelle dei bambini; oppure che ormai sappiamo che tutti i nostri eroi sono dei falsi, tutto il mondo non è altro che un imbroglio. Ci spammiamo l’un l’altro intere cronache su delle stronzate mascherandole da opinioni, usando i social media come surrogato dell’intimità. Forse abbiamo votato perché fosse così; non con le elezioni ma con le cose, le proprietà, i soldi. Continua a leggere

Monica è una giovane donna, precisa e curata nell’aspetto. Quando sono andata in sala d’attesa a chiamarla per farla accomodare in studio, non ho potuto non notare uno strano ordine; non ricordavo ci fosse quando c’era il paziente precedente.
Le riviste erano perfettamente impilate e in ordine alfabetico, così come i volumi nella libreria. Forse ho le allucinazioni! Continua a leggere

Paziente: Charlie Harper

Il sig. Harper arriva nel mio studio accompagnato da una confezione di birre da 12, su suggerimento del fratello convivente Alan.
Pare che la vita sregolata che conduce sia diventata un problema per il fratello, soprattutto per l’esempio che dà a Jake, il figlio adolescente di Alan (anch’esso convivente).

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Paziente: Sherlock Holmes

In attesa di ultimare il colloquio col paziente precedente, faccio accomodare in sala d’attesa il sig. Holmes che viene in studio accompagnato dal suo consulente e collega dott. Watson.

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Paziente: Dr. Sheldon Cooper

Il dr. Cooper giunge nel mio studio accompagnato dal suo coinquilino dr. Leonard Hofstadter poiché, cito testualmente “dice che non ha alcun disturbo perché sua madre lo ha fatto visitare ma ho qualche dubbio”. Continua a leggere

Paziente: Theon Greyjoy

Nel corso delle stagioni è possibile assistere ad una progressione nei disturbi psicologici associati al sig. Greyjoy. Nelle prime serie sembrerebbe possibile diagnosticare a Theon … Continua a leggere

Paziente: Sig. Ramsey Bolton

Sulla base dei dati anamnestici ricavabili da ben 6 stagioni, per il Sig. Ramsay Bolton (Snow, di secondo nome!) si può ipotizzare una #DiagnosiSpicciola di … Continua a leggere

Diagnosi spicciola Dott.ssa Cristina Politano Psicologa - Sostegno psicologico e consulenza psicologica online

Ogni settimana la Diagnosi Spicciola di un personaggio dei film o delle Serie Tv!

Imperdibile per tutti i STFA (Serie Tv e Film Addicted) che almeno una volta si sono rivolti ad un personaggio delle Serie Tv o dei film chiedendogli: “Ma che problemi hai??”.

#DiagnosiSpicciole è una rubrica leggera e divertente, che non vuole in alcun modo essere esaustiva circa la complessità dei personaggi e dei disturbi psicologici, spesso esasperati, che gli sceneggiatori hanno attribuito loro.

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