Chi sono gli italiani che espatriano? Da dove partono? Cosa spinge gli italiani a trasferirsi all’estero? Cosa comporta il trasferimento a livello psicologico? Come viene affrontato un momento di difficoltà quando si vive lontano dai propri affetti?

Ecco alcune percentuali legate a “Italiani all’estero: una psico-indagine”, un questionario senza alcuna pretesa, se non quella di conoscere un po’ meglio la realtà di chi decide o è costretto ad andare a vivere lontano dall’Italia.

I dati dimostrano la portata di un cambiamento di tale livello e l’impatto che questo ha a livello emotivo; solitudine, nostalgia, paura del fallimento, isolamento, senso di inadeguatezza, messa in discussione: avvalersi di un sostegno a livello psicologico permette di affrontare le difficoltà grazie all’aiuto di un professionista.

Poterlo fare in lingua madre rappresenta un aspetto fondamentale, per questo ho deciso di offrire un servizio di consulenza psicologica online .

Ecco, di seguito un riassunto di ciò che è emerso:

  • 191 sono state le risposte al questionario
  • l’84,4% ha un’età compresa tra i 24 e i 35 anni
  • il 25,1% proviene dalla Lombardia, l’11,5% dal Piemonte, il 10,5% dal Veneto e l’8,9% dal Lazio
  • il 27,7% ha una laurea magistrale, il 22,5% ha una specializzazione post laurea, il 15,5% ha un dottorato di ricerca, il 14,7% ha un diploma di scuola superiore
  • il 60,7% parla correttamente la lingua locale, il 26,7% la sta imparando
  • il 75,9% è partito per motivi di lavoro, il 29,8% per motivi di studio, il 5,2% per motivi familiari
  • il 74,3% è partito da solo ed il 76,4% non aveva alcuna conoscenza nella città in cui si è trasferito
  • il 53,4% ha scelto il luogo in base alle offerte di lavoro, il 17,8% lo ha scelto per l’offerta formativa
  • il 75,4% lavora, l’11,5% è sia studente che lavoratore
  • l’86,4% si mantiene grazie al suo lavoro e per ben l’83,6% il lavoro svolto è coerente con le proprie competenze e col proprio livello di studio
  • nell’81,2% dei casi, il lavoro svolto è retribuito in modo soddisfacente
  • la principale difficoltà riscontrata è la nostalgia dei propri affetti per il 60,7%.
  • alla domanda “Quando mi sono trasferito/a ho sperimentato”, le risposte più frequenti sono state:
    • solitudine (41,9%)
    • isolamento, tristezza e nostalgia (36,1%)
    • senso di inadeguatezza (33,5%)
    • stati alterni di malessere e benessere (19,4%)
    • una sola persona ha dichiarato di aver sperimento “Felicità, senso di libertà”
  • nel 56% dei casi le sensazioni soprascritte sono sperimentate, al momento della compilazione, in modo altalenante; solo nel 18,3% in modo continuativo
  • il 38,7% affronta questi momenti di difficoltà parlandone con parenti e amici, il 46,6% non fa niente e ci convive perché ritiene che non ci sia niente che si possa fare
  • il 58,6% non ha mai pensato di rivolgersi ad uno psicologo per superare un momento di difficoltà.

Se avete altre curiosità potete contattarmi tramite messaggio privato sulla mia pagina Facebook o tramite mail doc@cristinapolitano.it

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