È finita.

Respiriamo profondamente e vediamo di fare una Diagnosi Spicciola speciale in occasione della puntata finale di una delle serie tv più coinvolgenti degli ultimi anni.

La questione sarà un po’ lunga, mettiti comodo/a.

Il generale il finale mi è piaciuto, anche se ovviamente io avrei sviluppato narrazioni differenti perché, se è vero che siamo stati tutti scontenti, “quindi un buon compromesso” come dice Tyrion, è anche vero che dopo 9 anni qualcuno avrebbe potuto essere contento!

Vediamo.

Dany dopo anni a cercare di essere una buona, anni ad uccidere senza alcun tipo di rimorso i cattivi per salvare i buoni, sbrocca completamente e arde un’intera città di innocenti. La totale mancanza di empatia, l’impulsività, l’assenza di senso di colpa fanno di lei l’incarnazione del male (il richiamo al nazismo è lampante). Finisce come era ovvio, ormai non si poteva più tornare indietro. È l’esempio di come l’ambiente e le esperienze di vita ti formino nel profondo.

Jon Snow dimostra come l’amore può offuscare il giudizio e influenzare la lettura degli eventi con ripercussioni su tutti, nessuno escluso. Lui, il legittimo erede al trono, viene relegato a scontare una condanna a vita nei Guardiani della notte. Per fortuna ritrova il suo cagnolone e un volto amico. Ecco che gli affetti riescono a lenire anche i dolori più grandi, anche le condanne più dure e guardare Jon che si allontana con Tormund e Ghost mi ha rasserenata.

Arya Stark ha avuto un’evoluzione incredibile. L’unica donna della serie che non viene stuprata, o uccisa, o che non fa la tiranna; l’unica Lady che è coraggiosa, agguerrita, forte… e non si sente una Lady. La sua infanzia finisce molto presto, con la morte di papà Ned per trasformarsi in un viaggio di esplorazione di sè e cambiamento. Incredibile come per trovare se stessa è dovuta diventare nessuno, indossando la faccia di tutti. Diventa una giovanissima e spietata assassina e quando elimina un nome dalla lista si vede la scintilla di piacere e di vendetta negli occhi. Tuttavia non si vergogna di mostrare terrore durante la battaglia coi non morti, tristezza e ancora terrore quando scappava dalla città in fiamme. La legittimazione di tutte le emozioni. Puoi provare terrore, ma essere coraggiosa. Tristezza, ma essere speranzosa. Ecco che alla fine salpa verso ciò che non conosce, verso l’ignoto come solo una donna curiosa e coraggiosa sa fare.

Sansa Stark, una lady che nel più classico dei cliché è inizialmente una ragazzina viziata, che vuole imparare l’arte del cucito e sogna di sposare un principe.

Anche per lei gli eventi della vita hanno giocato un ruolo cruciale nella strutturazione della sua personalità. Prima l’uccisione del suo metalupo, l’incontro con il vero e crudele volto di Joffrey, l’uccisione del padre. Inizia così a forgiarsi una persona nuova. Sansa inizia a capire che per sopravvivere in un ambiente del genere deve iniziare ad adattarsi e ad apprendere dai “migliori” l’arte della manipolazione e della menzogna.

Accanto a lei si avvicenderanno pazzi scellerati, da Joffrey a Ramsey e dopo essere stata violentata, abusata e ferita decide di prendere in mano la sua vita. In questo momento ricomincia il mutamento, da uccellino ammaestrato a Lady di Grande Inverno.

Bran, lui è stato protagonista fin dalla prima stagione. Solo che agli spettatori il suo viaggio interessava poco, quindi signori miei il problema è nostro. Bran è l’esempio di come si possa essere più forti di un handicap, di come le risorse che ci circondano possano aiutarci ad andare avanti (HODOR!!) e ad avere uno scopo. Diventa Re, perché è proprio ciò che doveva accadere. Vedi a volte il destino!

Il trono. Vogliamo dire due parole sull’oggetto del desiderio del 70% dei protagonisti? Ciò che per anni è stato bramato, conteso, cercato. Ciò per cui sono state fatte guerre, ci sono state migliaia di morti e distruzioni.

Fuso, in neanche 40 secondi. In pochi secondi, l’oggetto del contendere era diventato un niente colato. Questo dovrebbe farci riflettere su ciò che desideriamo: vale davvero la pena?

Alla prossima Diagnosi Spicciola!

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